Metrofood
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Progetto: METROFOOD-IT PI: Prof. Maria Careri Partecipanti: OU Analytical Smart Sensor Unit (Responsabile Prof. M. Careri): Proff. F. Bianchi, M. Mattarozzi, M. Giannetto, A. Bertucci. Tecnico: Dott. D. Errico OU Computer Science and Electronic Sensor Unit (Responsabile Prof. I. De Munari): Proff. A. Boni, V. Bianchi, S. Cagnoni. Tecnologo: Dott. G. Magnani OU Food Process Control Unit (Responsabile Prof. S. Rainieri): Proff. F. Bozzoli, B. Bottari, L. Cattani, L. Pagliarini, P. Vocale. Tecnologo: Dott. M. Malavasi Sito web: Home - Metrofood.it |
“STRENGTHENING OF THE ITALIAN RESEARCH INFRASTRUCTURE FOR METROLOGY AND OPEN ACCESS DATA IN SUPPORT TO THE AGRIFOOD”– METROFOOD-IT.
Il Progetto è finanziato nell’ambito del PNRR “Rafforzamento e creazione di infrastrutture di ricerca”, Missione 4, “Istruzione e Ricerca” - Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” -Linea di investimento 3.1, “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.
METROFOOD-IT: una infrastruttura di ricerca per la metrologia e l'open access data nel settore Salute e Alimentazione a supporto dell’industria agroalimentare
È dedicato ad un tema di estrema attualità come quello dell’affidabilità delle misurazioni per la sicurezza, la qualità e l’autenticità degli alimenti il progetto che riguarda la realizzazione della nuova Infrastruttura di Ricerca nazionale “METROFOOD-IT” che coinvolge ricercatori e ricercatrici dell’Università di Parma.
METROFOOD-IT si inserisce nell’ambito dell’infrastruttura di ricerca europea METROFOOD-RI – Infrastructure for promoting metrology in food and nutrition, inclusa nella Roadmap ESFRI per il dominio Health and Food, di cui l’Università di Parma è partner dal 2017. Queste infrastrutture rientrano nel quadro delle iniziative promosse dalla comunità europea sulla cooperazione scientifica atta a garantire misurazioni analitiche affidabili, comparabili e tracciabili, e a stabilire un dialogo tra la comunità metrologica sulla sicurezza alimentare e le parti interessate.
Le competenze multidisciplinari del team di ricerca, già attivo nel settore della metrologia e dello sviluppo di metodi e dispositivi per la diagnostica, sono alla base di una application di successo, che mette il gruppo di Parma in una posizione di rilievo nel progetto, finanziato per 2.140.000,00 euro su 17.790.000,00 euro complessivi nell’ambito delle proposte presentate in risposta all’Avviso “Rafforzamento e creazione di IR nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
La nuova infrastruttura fornirà servizi avanzati per la metrologia per la qualità, sicurezza e autenticità degli alimenti, l’efficienza dei processi di trasformazione e la sostenibilità dei sistemi agroalimentari rivolti a diverse tipologie di utenti (università e enti di ricerca, agenzie di ispezione e controllo, produttori del sistema agroindustriale, etc), mettendo a disposizione l’accesso a facilities fisiche (laboratori e impianti) e a risorse di Information Technologies (App, software, algoritmi per l’Intelligenza Artificiale) integrate in sistemi elettronici avanzati. La proposta vede la partecipazione del nostro Ateneo sotto il coordinamento e la responsabilità scientifica della Prof. Maria Careri, Professore Ordinario di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, con i docenti Alessandro Bertucci, Federica Bianchi, Marco Giannetto e Monica Mattarozzi. Fanno parte del team di ricerca la Prof. Ilaria De Munari con i docenti Valentina Bianchi, Andrea Boni, Stefano Cagnoni, e la Prof. Sara Rainieri con i docenti Fabio Bozzoli, Luca Cattani e Pamela Vocale del Dipartimento di Ingegneria e Architettura.
Il team di ricerca si avvale del supporto di personale tecnico e di Tecnologi reclutati grazie al finanziamento del progetto.
Il progetto, della durata di 30 mesi, si focalizza sul rafforzamento della componente elettronica/informatica dell’infrastruttura di ricerca e sulla sua integrazione con quella fisica, per fornire servizi a supporto della digitalizzazione del sistema agroalimentare per la qualità e sicurezza alimentare, tracciabilità, sostenibilità e resilienza dei sistemi agroalimentari ed economia circolare. Saranno integrati sistemi intelligenti e di telerilevamento, IoT, blockchain e intelligenza artificiale, fornendo soluzioni e servizi basati su app per l'analisi, l'utilizzo, la visualizzazione e la condivisione dei dati con un approccio FAIR. Per migliorare l'accessibilità alle risorse e la riusabilità dei risultati della ricerca sarà seguito un approccio basato sulla “Scienza Aperta” mediante impiego di tecnologie digitali.
L’infrastruttura fisica prevede l’acquisizione di strumentazione all’avanguardia, tra cui strumentazione di spettrometria di massa ad alta risoluzione dedicata allo sviluppo di una piattaforma metabolomica, di un sistema di cromatografia UHPLC e di un lettore per test ELISA innovativi e tecnologicamente avanzati, ed infine di un sistema termografico ad elevate prestazioni per la valutazione dell’efficienza dei processi di trattamento termico dell’industria alimentare. Tale infrastruttura sarà integrata con quella elettronica per ciò che attiene allo sviluppo e alla cross-validazione di sensori smart per la progettazione di “lingue e nasi elettronici” come dispositivi “intelligenti” che mimano i sensi umani, entrambi implementati su piattaforme elettroniche multicanale portatili progettate secondo il paradigma 'Internet of Things’ (IoT) e su algoritmi di “Intelligenza Artificiale” per erogare servizi a supporto della digitalizzazione del sistema agroalimentare.
L’integrazione delle piattaforme elettroniche IoT in una infrastruttura cloud sarà infine funzionale allo sviluppo di una catena di controllo digitale per il monitoraggio delle performance dei processi dell'industria alimentare.
Il progetto è coordinato a livello nazionale da ENEA sotto la responsabilità della Dott. Claudia Zoani.
Il consorzio include l’Università degli Studi di Parma, altri 5 Atenei (Università degli Studi di Bari, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Università degli Studi di Siena) e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) di Torino.