METROFOOD
Titolo del progetto: ‘METROFOOD-RI Preparatory Phase Project’ — ‘METROFOOD-PP’ (H2020-INFRADEV-2018-2020), proposal n. 871083 (dal 01-12-2019 al 01-06-2022): High-level metrology services in food and nutrition for the enhancement of food quality and safety. Coordinatore: Prof.ssa Maria Careri Partecipanti: Prof. Furio Brighenti, Prof. Alessandro Pirondi website: https://www.metrofood.eu/preparatory-phase.html |
Descrizione del progetto: Il progetto, coordinato da ENEA e presentato in risposta ad un bando Horizon 2020 della roadmap del Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (ESFRI – European Strategy Forum on Research Infrastructures) vedrà anche l’Università di Parma impegnata nella costruzione dell’infrastruttura di ricerca europea METROFOOD-RI relativamente ai seguenti aspetti: - definizione della policy per la valutazione della performance scientifica di METROFOOD-RI anche con riferimento alle singole discipline in essa rappresentate (scienze agrarie, scienze della nutrizione, chimica analitica, tossicologia degli alimenti); - definizione della policy per la diffusione dei risultati delle attività poste in essere e di condivisione con gli stakeholders; - definizione dell’architettura dell’infrastruttura fisica METROFOOD-RI per la parte metrologica e per quella degli alimenti; - definizione della Carta dei Servizi di METROFOOD-RI. Obiettivo finale del progetto è lo sviluppo di metodologie e procedure armonizzate a livello europeo per eseguire misure chimiche e biologiche sempre più affidabili. Il progetto coinvolge 48 tra le maggiori istituzioni di 18 Paesi europei impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità degli alimenti e contrasto a sofisticazioni e contraffazioni. La parte Italiana di METROFOOD è supportata da sei Ministeri: MIUR, MISE, Ministero della Salute, MIPAAF, MAECI, MATTM ed è costituita da 12 Enti: ENEA, CNR, CREA, Fondazione Edmund Mach, ICQRF, Istituto Europeo di Oncologia, INRIM, ISS, Università di Brescia, Università di Napoli Federico II, Università di Parma, Università di Udine. L’infrastruttura ha ricevuto il supporto e l’approvazione di organismi pubblici e privati fra i più importanti, fra cui l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
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