Cooperazione internazionale e UNIParma Food Project: scopi e attività
Il Centro di Cooperazione Internazionale dell’Università di Parma (CUCI) è parte integrante del Food Project dell’Ateneo con l’obiettivo di contribuire a rafforzare le strategie e la capacità operativa dei Paesi che soffrono di "insicurezza Alimentare". La strategia di cooperazione si sviluppa principalmente sul piano accademico, allacciando rapporti di collaborazione per attività didattica e di ricerca con gli Atenei dei Paesi interessati, e progettuale. Le attività si concretizzano nella realizzazione di progetti pilota nel campo della malnutrizione, food security e food safety. Le attività di cooperazione e di ricerca sono finanziate attraverso la partecipazione a bandi competitivi nazionali (Ministro degli Esteri Italiano) e europei sia nel campo della cooperazione che in quello della formazione (bandi Overworld “Overseas Student Exchange”)
L’approccio operativo seguito dal CUCI è di tipo intersettoriale, agendo contemporaneamente negli ambiti tecnico-scientifico ed economico-sociale. La precisa strategia del CUCI è, infatti, non solo quella di fornire gli strumenti operativi ma anche quella di dare strumenti cognitivi a chi li dovrà poi utilizzare e gestire. Per questo motivo le attività del CUCI hanno anche come obiettivo quello di promuovere l’empowerment delle risorse umane locali ad iniziare da quelle più deboli (le donne) aumentandone la sostenibilità e la capacità di resilienza.
Attività di formazione e scambi accademici
Sono attivi rapporti di cooperazione internazionale con scambi di studenti e docenti finanziati dal bando UE- Overworld “Overseas Student Exchange” con i seguenti Paesi e Atenei:
Paese |
Università |
Facoltà |
Progetti |
Marocco |
Université Mahammed V de Rabat
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Facuté des Sciences. Département de Chimie
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Controllo qualità dei prodotti locali. Olio di argan ai fini alimentari e cosmetici
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Paraguay |
Universidad Nacional de Asunción – Paraguay
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Facultad de Ciencias Agrarias
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Analisi della sostenibilità attraverso l’approccio FAO-SAFA
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Rwanda |
INES-Ruhengeri |
Departiment of Applied Economics
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Miglioramento della food security degli smallholder agricoli.
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Senegal |
Cheikh anta Diop - Dakar |
Institut de la Gouvernance Territoriale
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Valorizzazione della filiera dell’Anacardo
Miglioramento della food security degli smallholder agricoli.
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Attività progettuali: Sicurezza alimentare, reddito, salute e discriminazione di genere
Le attività in campo alimentare svolte dal CUCI si concretizzano in iniziative realizzate in oltre 10 anni, concentrate nelle regioni di Thiès e di Fatick in Senegal e hanno avuto come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle famiglie agricole sia da un punto di vista alimentare che sociale.
- Empowerment delle donne nelle filiere alimentari locali e a sostegno della sicurezza alimentare: il progetto ha l'obiettivo di rafforzare il ruolo delle “donne rurali” impegnate nelle filiere alimentari che si sono sempre fatte carico del lavoro agricolo, del lavoro domestico e del commercio di sussistenza, interpretando un duplice ruolo, di produzione e di riproduzione. Il tema è di grande attualità in quanto lo sviluppo nelle zone rurali è sostenibile solo se le donne ne sono la forza trainante. Il progetto è necessariamente trasversale e considera temi legati all'accesso all'istruzione, alla salute, al controllo delle risorse e all'esercizio delle responsabilità nelle zone rurali.
- Micro-credito alimentare e ruolo delle donne: il progetto ha come obiettivo il rafforzamento delle capacità produttive e di gestione delle donne rurali in una regione di Pine nel Senegal. Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia Romagna in partenariato Mani-CUCI e finanzia le attività produttrici di reddito per le donne nelle località interessate dal progetto. Nel complesso sono 1300 le donne che ogni sei mesi ricevono un finanziamento per anticipare e gestire i costi dell’allevamento (principalmente pollame e pecore).
- Salvaguardia della fertilità dei suoli: il progetto prevede la generazione e l’utilizzo del biochart derivante da biomasse della lavorazione dell’Anacardo, nonché la formazione di personale tecnico per la produzione e l’utilizzo di stufe oltre che l’utilizzo del Biochart.
- Gestione di micro allevamenti: Lo scopo del progetto è di accrescere le possibilità di consumo di carne di tutta la popolazione del villaggio, migliorandone l’alimentazione in condizioni di food safety ma anche di garantire una fonte di reddito alle famiglie proprietarie degli animali. Sono stati avviati micro-allevamenti avicoli (da carne e da uova) e ovini gestiti prevalentemente da associazioni femminili locali. Il progetto ha previsto una importante attività formativa, soprattutto per le donne, rispetto alle attività di allevamento, trasformazione, commercio delle specie allevate.
- Rafforzamento della filiera dell’Anacardo: il progetto ha l’obiettivo da un lato di valorizzare da un punto di vista tecnico ed economico la produzione di anacardo e dall’atro di allargare la base sociale delle donne che lavorano sulla filiera di anacardo favorendone la collaborazione tra gruppi di donne delle regioni di Thienaba e di Pire. La produzione raccolta viene lavorata da Associazioni di donne mediante una impresa di trasformazione e trattamento del frutto, mentre la valorizzazione prevede il packaging e la commercializzazione degli anacardi tostati sui mercati locali e internazionali.
- Comunicazione e promozione: il progetto prevede attività tese ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza nel nostro Paese sui temi del diritto al cibo e della sovranità e sicurezza alimentare, così da sensibilizzare la collettività e avvicinarla ai progetti di cooperazione internazionale. Con questo progetto si sono infatti organizzati incontri nelle scuole, workshop e narrazioni teatrali a opera di Kuminda.
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Presentazione di Nadia Monacelli, Direttrice del C.U.C.I. - Centro Universitario di Cooperazione Internazionale |
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